Inauguro oggi un nuovo filone a tema, che spero diventerà un appuntamento fisso e fruttuoso. Ho scelto per voi un film (ma le prossime volte potrebbe essere un libro, o una canzone) e ho cercato di immaginare, come fossi uno sceneggiatore, quali potrebbero essere gli arredi per la casa che identificano il film: un po’ per gioco, un po’ per il gusto di cercare sempre nuove ispirazioni d’arredo.
Ecco cosa prevede la proiezioni di oggi.
MOTORE, CIAK, AZIONE: arredare a tema cinematografico.
LA SEDIA DI BABY.
Sedia pieghevole ENJOY di PEDRALI
Vi ricordate del film Dirty Dancing?
Impossibile dimenticare la pellicola cinematografica che ha fatto sognare generazioni di ragazze! Era una storia abbastanza semplice.
Baby, l’attrice protagonista – interpretata da Jennifer Grey – era una brava ragazza di 17 anni. In vacanza con la sua famiglia medio borghese, in un lussuoso resort degli anni ’60, incontra un attraente istruttore di ballo – Johnny Castle (Patrick Swayze), di cui si innamora follemente.
In mezzo allo svolgimento della storia dei due protagonisti, s’intrecciano quasi tutti i clichè americani tipici della società anni ’60: le differenze sociali, l’abuso di potere, la bella e stupida, la bruttina e secchiona, il playboy furbacchione, combattere per difendere gli altri ecc.
La trama è tra le più efficaci nel genere cinematografico delle commedie romantiche. Però questa versione moderna della favola del Brutto Anatroccolo, è quella che rimarrà la preferita di almeno un paio di generazioni.
Perché?
La spiegazione può essere racchiusa in quella frase finale che pronuncia Johnny, ritornando sulla scena, come fosse un moderno principe azzurro senza cavallo bianco:
“Nessuno può mettere Baby in un angolo”.
Chi non ha mai desiderato essere al posto di Baby, seduta su quella sedia pieghevole, addossata al muro del ristorante? Chi non vorrebbe verdesi portare via dalla priopria normalità, dall’amore della vita? E’ il riscatto delle ragazze comuni; non l’eroina piena di talenti, ma una ragazza come tante, anche fisicamente ordinaria, che riesce a conquistare e farsi amare da un uomo con un sex appeal decisamente sopra la media.
GLI ARREDI DELLA CAMERA DI JOHNNY
1. Letto JAPAN di KARUP
2. Sedia RAPHIA di CASAMANIA
3. Set lenzuoli matrimoniali in lino
E chi tra noi, non ha sognato almeno una volta, di trovarsi in quella dependance di legno bianco a ballare (non proprio solo ballare…) tra le braccia del bel istruttore?
Ho cercato degli arredi moderni che mi permettessero di ricreare il look della stanza da letto di Johnny, come questo letto a futon.
Nella versione originale del film, ci furono alcune scene censurate e tagliate. All’epoca (il film uscì nel 1987) si riteneva impudico che si vedesse anche solo la biancheria intima di Baby.
Rispetto a quello a cui assistiamo in prima serata oggi, le scene censurate fanno davvero sorridere. Se volete documentarvi, su YuoTube potete vedere una delle scene più hot, Baby e Johnny ballano in modo “proibito” sulle note di “She’s like the wind”, e che rientrano nei FINALCUT.
LA SALA DELLE PROVE DI BALLO
1. Poltroncina in rattan SIKA
2. Madia DADO di MINIFORM
3. Tavolino ATTOL di OASIQ
Il film era ambientato in uno dei famosi resort (il Kellerman) delle Catskill Mountain. L’arredo al tempo delle riprese era quello originario dell’epoca, ecco perché i pezzi che si vedono nel film sono degli autentici vintage anni’60. Il resort chiuse i battenti l’anno dopo il termine delle riprese, a causa del cambiamento delle abitudini di vacanza degli americani, ed è a tutt’oggi in disuso.
LO STILE VINTAGE ’60.
1. Mobile contenitore ATELIER K12
2. Lampada da tavolo Grashoppa Task di GUBI
3. Poltroncina ACAPULCO di OKDESIGN
Esistono altre curiosità interessanti attorno al film Dirty Dancing. Come ad esempio il fatto che Jennifer Grey fece il provino quasi controvoglia e su insistenza di Patrick Swayzie. All’epoca del film lei aveva già 27 anni, e per lo stesso ruolo erano in gara una giovanissima Sarah Jessica Parker (irriconoscibile e inguardabile nelle foto dell’epoca) e una sensualissima Sharon Stone.
Jennifer Grey soffriva davvero il solletico e la scena in cui non riesce a trattenersi dal ridere, quando Johnny le sfiora il braccio, non faceva parte della sceneggiatura. Accadde nella realtà durante le riprese. L’espressione scocciata di Johnny era così convincente, che il regista decise di includere la sequenza nel montaggio.
Anche la scena sulle note della canzone di “Silvia”, dove vediamo i due protagonisti stuzzicarsi mentre ballano, per poi strisciare e avvinghiarsi al pavimento fu improvvisata. Nella realtà i due attori stavano scherzando durante la pausa delle riprese, ma la sequenza fu così carina e accattivante, che fu inserita nel montaggio.
Ma diciamoci la verità: con il fascino di Patrick Swayzie, anche se disteso sul quel pavimento ci avesse cantato l’elenco del telefono, ci sarebbe piaciuto lo stesso!
Tutti gli arredi che ho selezionato per le mie moadborad cinematografiche e che sono state ispirate dalle atmosfere ’60 del film Dirty Dancing, sono acquistabili nello shop di LOVEThESIGN.
Cristiana Rosada | modaearredamento per LOVEThESIGN
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