Anche i minuziosi dettagli home decor possono fare la differenza nello stile della casa.
Questi li abbiamo scoperti al Salone-edition 2014.
Ritorniamo a riavvolgere il nastro per un istante per parlare nuovamente del Salone del mobile – edizione 2014. Archiviando le foto ci siamo accorti di un argomento a cui non abbiamo prestato sufficente importanza, e che invece era largamente visibile in molti stand visitati.
Design Italiano fa rima soprattutto con cura minuziosa dei dettagli.
Abbiamo deciso di pubblicare una raccolta di dettagli home decor di tendenza e selezionare quelli che ci sono piaciuti di più.
Iniziamo con le ante.
Che si tratti di una zona living o dell’anta di un armadio poco importa, la parola d’ordine è: devono essere decorate! Così fiorisco lavorazioni a rilievo, come nell’anta dell’armadio grigia che abbiamo fotografato nello stand di Alf-Dafré.
Tono su tono anche i tagli al laser dell’anta che incornicia la zona living, dove il materiale intagliato è metallo verniciato con polveri epossidiche.
Agli oggetti da outsider eccentrico l’azienda Driade ci ha abituato da diverso tempo, ma una madia così “di carattere” non l’avevamo mai vista. Il dettaglio che vedete è la porzione di metà madia. L’anta è strutturata come se fosse una vera e propria scultura greca con il volto di Ercole. Nell’altra metà si trova Afrodite. La madia nasce dalla collaborazione con Mendini.
Anche i cassetti dalle linee semplici e pulite, possono avere dei dettagli che li rendono personalizzabili. Come questa maniglia ricavata nell’anta del cassetto e personalizzabile con il colore preferito. Un divertente gioco di colori può letteralmente trasformare una stanza da letto spenta.
Passiamo alla zona imbottiti e limitrofi.
La cerniera non è mai stata così protagonista dell’home decor come in questo periodo. Abbiamo pubblicato una foto per tutte: quella del divano Autorevers di Arketipo, che ben interpreta questa tendenza.
Una vistosa zip (un pò come accade nel mondo della moda per i giubbotti) unisce i due lati del rivestimento (da una parte tessuto, dall’altra pelle) rivelando a pieno come un dettaglio possa cambiare completamente il modo di concepire la personalizzazione dell’imbottito.
Bonaldo reinterpreta il bracciolo del divano con una doppia mansione: la prima funzionale, ragala uno spazio sottostante per riviste, libri, telefono, telecomando ecc.. la seconda estetica: alleggerisce la struttura del sofà, donandogli slancio. “L’idea in più” è il materiale di cui è rivestito il portariviste: praticissimo cuoietto.
Da Gervasoni abbiamo riscoperto un materiale che non vedevamo da molto tempo: la graniglia di vetro. Molto utilizzata qualche decennio fà per la produzione di piastre per pavimento, e successivamente come top per bagno, Gervasoni l’ha inserita come piano per coffé-table da salotto. L’interessante di questo materiale è che è estremamente personalizzabile nella miscela dei colori. Con la scelta di mix multicolor, il tavolino può diventare veramente un oggetto da salotto unico.
“Apparecchi di comando dalla pelle mutevole e personalizzabile“. E’ in questo modo che l’azienda PLH descrive la loro collezione di placche per interuttori di design presentate al Salone; come la collezione Natural Skin nata dalla collaborazione con l’azienda trevigiana DECASTELLI.
Oppure le nuove levette interuttore disegnate dal centro stile di epic, con l’intento di riutilizzare un elemento antico reinterpretato.
La totale customizzazione fa parte dell’idea di metterne in rilievo, oltre che la sua funzione tecnica, quella estetica. Tornite direttamente dall’alluminio e dall’ottone, aumentano ulteriormente le possibilità di personalizzazione con la scelta del materiale, della forma, del trattamento e del colore.
Se volete visitare il loro sito (e ve lo consiglio perchè ci sono degli interuttori davvero belli) l’indirizzo è questo: http://www.plhitalia.com/it/home
Passiamo in cucina per due “chicche” che solo le aziende italiane possono creare.
La prima in alto sono i rubinetti di comando di una zona cottura della cucina Natual Skin. Siamo nello stand di Minacciolo e alla presentazione del loro modello di punta: la cucina Minà, un modello di isola multifunzione che coniuga tradizione e tecnologia al massimo grado (e i dettagli lo confermano). Entrambi i modelli sono dei top di gamma adatti anche a grandi chef.
Il secondo dettaglio c’è lo regala l’azienda Seletti che dovendo interpretare la tavola per il brand Diesel, ha eseguito un lavoro magistrale, unendo cucina e officina in un table setting da premio. Non solo le posate assomigliano ad attrezzi da meccanico, ma anche i piatti e le altre stoviglie sono un tripudio di viti e bulloni, in puro stile Diesel.
E’ proprio il caso di dire: Chapeau ai creativi!
Articolo scritto da Cristiana Rosada
Vi lasciamo con un pensiero delle nostre amiche Blogger Carlotta e Tessy di Meet Your MOOD
@Modarredamento #lostilesecondome è la capacità di raccontarsi ed esprimersi seguendo il proprio #MOOD
— meet your MOOD (@meetyourMOOD) 14 Maggio 2014
decotendency.com
•10 anni ago
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Cristiana Rosada
•10 anni ago
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Cristiana | modaearredametno
iç mimar
•10 anni ago
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Cristiana Rosada
•10 anni ago
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Cristiana